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- L'Unione Europea sancisce che non possono essere filtrati i contenuti postati sui social network
Posted by : Unknown
domenica 19 febbraio 2012
La Corte di Giustizia Europea rilascia una sentenza oserei dire storica, con cui sancisce che : udite udite
chi gestisce un social network non ha l'obbligo di applicare sistemi di filtro ai contenuti multimediali postati dagli iscritti per prevenire violazioni di copyright.
La Corte di Giustizia Europea è chiamata in causa da SABAM (autori e compositori di opere musicali in Belgio) e NETLOG noto social network.
NETLOG consente ai propri iscritti di personalizzare il profilo utente caricando file audio e clip video dei propri autori preferiti, ed è questa funzionalità che ha dato origine alla disputa legale.
SABAM ha intimato a NETLOG di eliminare i file di opere protette dal diritto d'autore, dichiarando che per ogni giorno di ritardo sarebbero stati applicati 1000 euro di multa.
Naturalmente NETLOG ha fatto ricorso appellandosi alla direttiva E-Commerce che impedisce di fatto ai gestori dei servizi di rete di controllare sui loro server le attività dell'utente.
Lascio immaginare a tutti la ricaduta di questa sentenza
Qui il link alla sentenza
chi gestisce un social network non ha l'obbligo di applicare sistemi di filtro ai contenuti multimediali postati dagli iscritti per prevenire violazioni di copyright.
La Corte di Giustizia Europea è chiamata in causa da SABAM (autori e compositori di opere musicali in Belgio) e NETLOG noto social network.
NETLOG consente ai propri iscritti di personalizzare il profilo utente caricando file audio e clip video dei propri autori preferiti, ed è questa funzionalità che ha dato origine alla disputa legale.
SABAM ha intimato a NETLOG di eliminare i file di opere protette dal diritto d'autore, dichiarando che per ogni giorno di ritardo sarebbero stati applicati 1000 euro di multa.
Naturalmente NETLOG ha fatto ricorso appellandosi alla direttiva E-Commerce che impedisce di fatto ai gestori dei servizi di rete di controllare sui loro server le attività dell'utente.
Lascio immaginare a tutti la ricaduta di questa sentenza
Qui il link alla sentenza